micotossine
Import di mais: un costo ormai insostenibile
La terribile annata 2022 ha ovviamente lasciato il segno sul mais italiano: la resa media di granella è scesa dal già modesto valore del 2021 di 10,3 t/ha a 8,3 t/ha, oltretutto con una forte presenza di aflatossine. L’import per la campagna 2022-2023, di conseguenza, potrebbe aumentare a 7,6 milioni di tonnellate, che significherebbero un […]
Alta presenza di fumonisine nel mais 2021
L’inizio della campagna maidicola 2021 è stato caratterizzato da condizioni siccitose che si sono protratte fino alle prime due settimane di aprile; successivamente si è avuto un brusco calo delle temperature e la primavera ha registrato temperature piuttosto rigide e gelate tardive che hanno ritardato la fioritura. Da giugno ad agosto il caldo ha preso […]
Frumento e mais: filiere in cerca di valorizzazione
Se da una parte gravano diverse «ombre» su frumento e mais italiani, tra le quali gli effetti del cambiamento climatico e andamenti di mercato decisamente fiacchi uniti alle difficoltà nella reale valorizzazione del prodotto, dall’altra esistono anche delle opportunità, delle «luci», che la filiera deve essere in grado di cogliere: la sostanziale buona tenuta dei […]
Nel mais 2018 le fumonisine sono ancora le più diffuse
Il mais, coltura chiave del sistema agroalimentare italiano, da circa dieci anni evidenzia un sensibile calo produttivo e di superfici. Le problematiche di qualità igienico-sanitaria della granella, determinate dallo sviluppo di funghi che producono tossine, sono tra i fattori che hanno determinato questo trend negativo. Rete qualità mais Dal 1999 il Crea – Centro di ricerca […]
DON e grano duro: come gestirli in filiera
Chi coltiva grano duro e tenero sa bene quanto sia elevato, e imprevedibile, il rischio di contaminazione della granella dalla micotossina deossinivalenolo (DON) causata da alcune specie del fungo Fusarium. Da un’annata all’altra la suscettibilità delle varietà unita agli andamenti meteorologici possono determinare, oltre a forti variazioni produttive e qualitative, problematiche sanitarie legate al contenuto […]
Grano duro italiano: il seme non certificato supera il 50%
Anche quest’anno l’impiego di seme non certificato per le coltivazioni del frumento duro italiano rischia di essere superiore al 50%, con la conseguenza che la tracciabilità di una produzione come la pasta, alimento principe della nostra dieta e simbolo di italianità nel mondo, rischia di venire meno. A lanciare l’allarme è Assosementi, l’associazione che rappresenta […]