La difesa fitosanitaria in viticoltura deve oggi fronteggiare le numerose criticità che stanno interessando il mondo agrochimico quali le misure di mitigazione verso aree sensibili, la revoca di alcune sostanze attive (mancozeb in primis) o la limitazione all’impiego per altre sostanze, quale ad esempio il rame, ampiamente utilizzato sia in agricoltura integrata sia biologica.
Per superare tali limiti, gestendo al contempo i cambiamenti climatici, occorre adottare un approccio moderno, che parta dalla conoscenza dei diversi parassiti che attaccano la vite e delle migliori strategie nelle varie fasi fenologiche, e che sfrutti le migliori soluzioni in termini di strumenti di mitigazione della deriva (macchine irroratrici, ugelli antideriva, ecc), agrofarmaci innovativi e coadiuvanti.
Solo in questo modo è possibile tutelare la qualità delle produzioni e al contempo l’uomo e l’ambiente.