Il decreto semplificazioni perde i pezzi. Per la precisione ne perde 62 su 85: questo il numero di emendamenti approvati in Commissione ma dichiarati inammissibili dalla presidenza del Senato.
La decisione è frutto delle osservazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale aveva avanzato forti dubbi di costituzionalità sul decreto nel suo insieme, per l’eccessivo numero di norme e la loro eterogeneità.
Tra le norme eliminate c’è quella che prevedeva l’obbligo di distruzione degli ulivi colpiti da Xylella e il carcere da uno a cinque anni per i trasgressori.
Al momento non si può prevedere se questa norma, come altre contenute del decreto e ora accantonate, verrà riproposta in altri provvedimenti.