La disastrosa gestione dell’emergenza Xylella ha colpito non solo i vivaisti olivicoli pugliesi ma l’intero comparto florovivaistico nazionale.
Il calo delle importazioni, infatti, coinvolge anche produttori che commerciano specie estranee al batterio. Lo denuncia l’Associazione florovivaisti italiani promossa da Cia-Agricoltori Italiani, che sostiene la class action intrapresa dai vivaisti pugliesi per chiedere alla Regione Puglia il risarcimento dei danni causati non soltanto dal batterio da quarantena Xylella, ma anche alla cattiva gestione dell’emergenza.
L’azione legale dei vivaisti pugliesi è partita nel 2014 ma ora, grazie a quanto affermato dalla Procura di Lecce nella sentenza di archiviazione dell’inchiesta, ha trovato nuovo slancio.
Nella class action l’Associazione chiede anche controlli più severi sull’ingresso delle merci in Italia, una maggiore uniformità dei servizi fitosanitari regionali, un più efficiente coordinamento a livello centrale da parte del Mipaaft e un tavolo di consultazione permanente con i florovivaisti per fronteggiare le emergenze del settore.