Vinitaly 2019 ha chiuso i battenti facendo registrare 125.000 visitatori, in linea con i numeri dello scorso anno ma una crescita sensibile degli operatori esteri.
«Una delle cifre anche di questa edizione di Vinitay è stata di sicuro l’internazionalità, con l’ulteriore incremento del 3% dei top buyer presenti tra i padiglioni» spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
Nella top five delle provenienze degli operatori primeggiano gli Stati Uniti (+2% sul 2018), seguiti da Germania (+4%), Regno Unito (+9%), Cina (+3%) e Canada (+18%). Su questo fronte molte bene il Giappone (+11%): un risultato che, sommato agli altri registrati dal Far East, supporta la nostra scelta di creare un nuovo strumento di promozione permanente dedicato all’Asia.
Vinitaly in the City, invece, è arrivato a 80.000 visitatori, 70.000 nelle piazze di Verona (nella foto Veronafiere-Foto Ennevi) e 10.000 in provincia, a Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio.
Oltre 1.000 tipi di etichette di vino degustate, più di 100 appuntamenti tra concerti, incontri e masterclass: sono numeri che confermano il grande appeal della manifestazione dedicata agli appassionati del vino.