La sessione plenaria dell’Europarlamento ha approvato a larghissima maggioranza (603 voti a favore, 18 contrari, 8 astenuti) la sua posizione sulla riforma del sistema delle dop e igp.
Il testo adottato, che ha come relatore Paolo De Castro, prevede la protezione rinforzata degli alimenti e bevande a indicazione geografica anche se usati come ingrediente e nel commercio online, trasparenza in etichetta sull’origine delle materie prime per le igp e sul nome dei produttori delle dop, e contiene emendamenti per mettere in sicurezza alcune denominazioni italiane la cui esclusiva è stata messa in discussione da altri Paesi negli anni scorsi, come nel caso del Prosek croato e dell’aceto balsamico sloveno.
Intoccabile il «pacchetto vino», che nella proposta del Parlamento mostra di rispettare le specificità del settore vitivinicolo.
Nelle prossime settimane cominceranno i negoziati tra Europarlamento, Commissione europea e Consiglio Ue per definire il nuovo regolamento, con esito atteso in autunno durante la presidenza spagnola.
Positivi i commenti del mondo agricolo italiano, a cominciare da Origin Italia, l’associazione che riunisce i Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari dop e igp italiani, che apprezza il rafforzamento del ruolo e delle responsabilità dei Consorzi. «Nella fase dei Triloghi – ha detto il presidente Cesare Baldrighi – chiediamo il massimo impegno da parte del Governo italiano, in particolare del ministro dell’agricoltura» per evitare snaturamenti pericolosi della normativa.