La legge sull’agricoltura biologica è stata definitivamente approvata ieri dal Senato con 195 voti favorevoli e 4 astenuti. Il provvedimento era stato presentato quattro anni fa.
Il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni, parla di «nuovo impulso al comparto dell’agroalimentare e a tutte le filiere collegate, grazie alle novità introdotte quali: il marchio biologico per contrassegnare come 100% made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale, la definizione giuridica dei distretti biologici e la legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli».
Inoltre la legge prevede un tavolo tecnico per la produzione biologica, l’educazione al consumo, agevolazioni per la conversione al bio, anche attraverso forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera e il lavoro.
«Con gli acquisiti di prodotti bio made in Italy che nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore, tra consumi interni ed export, è importante l’approvazione definitiva della legge sul biologico» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Anche l’Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime grande soddisfazione per l’approvazione della legge sul bio: «Da oggi abbiamo finalmente una disciplina completa sull’agricoltura biologica – ha commentato il coordinatore del settore biologico Francesco Torriani – e ciò è un chiaro riconoscimento della valenza strategica della produzione agroalimentare con metodo biologico e della sua funzione non solo economica, ma anche sociale e ambientale».
Non è ancora conclusa, comunque, la polemica legata all’agricoltura biodinamica, contestata dal mondo scientifico. La senatrice Elena Cattaneo, prima dell’ok definitivo, è tornata all’attacco ricordando: «con la soppressione dell’equiparazione tra biologico e biodinamico è venuto meno il solo e unico presupposto logico e giuridico di continuare a prevedere agli articoli 5 e 8 norme di espresso richiamo alla biodinamica».
Contro questa «incongruenza», la Cattaneo ha proposto un ordine del giorno – firmato in modo trasversale da tutti i gruppi e approvato – che impegna il Governo ad esercitare «tempestivamente la delega legislativa» prevista dallo stesso disegno di legge «per sostenere tutte le iniziative legislative per togliere i riferimenti diretti alla pratica dell’agricoltura con metodo biodinamico di cui agli articoli 5 e 8».