Via libera alle attività selvicolturali

È entrato in vigore il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) per il contenimento e la gestione dell’emergenza da Covid-19 dello scorso 10 aprile. Tra le novità ci sono quelle che riguardano la filiera legno-energia applicabili sull’intero territorio nazionale.

In primis, è stata accolta la richiesta avanzata da Conaibo e AIEL, sostenuta e supportata da Uncem, Conaf e molte altre associazioni, di ricomprendere tra le attività consentite quelle legate alla selvicoltura e all’utilizzo di aree forestali (cod. Ateco 02).

Inoltre, il dpcm ha previsto la possibilità di condurre le attività legate all’industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), individuate dal codice Ateco 16.

Di conseguenza, sono sempre consentiti l’approvvigionamento forestale di materia prima e la produzione di biocombustibili quali pellet, legna da ardere, cippato e bricchette e viene superata la precedente necessità di valutare se esse fossero o meno funzionali alla continuità delle filiere delle attività consentite.
Sono confermate anche le attività di «commercio all’ingrosso di combustibili solidi per riscaldamento» (cod. Ateco 46.71), così come il «commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento».
L’intera filiera legno-energia è quindi ricompresa nelle attività consentite.