Vertenza Caa: anche agronomi e periti agrari contro Agea

agea2Nella vertenza aperta dalla circolare Agea che impone, dal prossimo settembre, che tutti gli operatori dei Caa e così pure chi accede ai sistemi informativi di Agea debbano essere lavoratori dipendenti del Caa o delle società con esso convenzionate (vedi notizia) non si placano le polemiche e, anzi, si allarga il fronte della protesta.

In prima fila c’è sempre Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati. «Agea dovrebbe garantire la massima professionalità nel sistema dei Caa – dice a L’Informatore Agrario Orlandi – ed elevare il livello di preparazione tecnica degli operatori perché diano il miglior servizio possibile alle imprese agricole. Invece fa il contrario; impone che tutti gli operatori siano dipendenti costringendo i liberi professionisti, che non possono assumere sé stessi, a chiudere i loro Caa o a cessare le collaborazioni. Con gravi conseguenze personali perché, oltre a perdere l’attività, se il professionista ha operato in un Caa, per i tre anni successivi non può svolgere nessuna attività che comporti l’uso del Sian su tutto il territorio nazionale, come ad esempio le pratiche Psr, le notifiche bio, ecc.».

Ma anche altre organizzazioni si sono attivate: Marina Elvira Calderone, presidente del Comitato unitario delle professioni, e Armando Zambrano, coordinatore Rete delle professioni tecniche (le organizzazioni che raggruppano la totalità degli Ordini e Collegi professionali), hanno scritto alla ministra Teresa Bellanova per manifestare tutta la loro preoccupazione.

Infine, il 19 maggio i presidenti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali, del Collegio dei periti agrari e periti agrari laureati, del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati hanno inviato le loro proposte emendative della convenzione Agea-Caa 2020 al direttore dell’Agenzia Gabriele Papa Pagliarini. Il documento introduce alcune semplici proposte per favorire il miglior funzionamento dei Caa ritenendo l’apporto dei professionisti fondamentale del nuovo e moderno modello organizzativo indicato da Agea.

I presidenti Diamanti, Braga e Orlandi hanno manifestato la loro disponibilità a partecipare a un tavolo tecnico che affronti un progetto di razionalizzazione e modernizzazione dei Caa per offrire alle imprese agrarie del nostro Paese un efficiente servizio che le aiuti a riprendere il cammino dello sviluppo e dell’innovazione, soprattutto in questo tempo segnato dalla pandemia.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 19/2020
Liberi professionisti e Caa, lo scontro si allarga
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