«L’Europa non può varare una nuova riforma della politica agricola comune senza conoscere su quante risorse la pac potrà contare nei prossimi sette anni. Ed è utopistico pensare che il Parlamento europeo e il Consiglio possano accordarsi su una nuova Pac in tempo perché entri in vigore il 1° gennaio 2021. Per questo è necessario un regolamento transitorio per garantire certezza giuridica ai nostri agricoltori».
È il pensiero espresso da Paolo De Castro, presidente pro-tempore della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, nel suo intervent, insieme al commissario all’agricoltura Phil Hogan, al Presidium del Copa e Cogeca, i Comitati delle organizzazioni agricole e cooperative dell’Ue.
«La difesa del budget agricolo è la sfida principale da vincere in questo momento» ha sottolineato De Castro, ricordando che il Parlamento Ue ha chiesto di mantenere per il futuro almeno gli attuali livelli di spesa. Ma una Brexit senza accordo lascerebbe in Europa un buco finanziario di 12 miliardi di euro, tre dei quali a carico della pac».
Rivolgendosi poi al commissario Hogan, De Castro ha quindi sollecitato «la presentazione il prima possibile delle regole transitorie per estendere l’attuale Pac oltre al 2020».