Un Piano lupi senza abbattimenti

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Il Ministero dell’ambiente ha elaborato il nuovo «Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia» che è stato consegnato alla Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione.

Il Piano sostituisce quello in vigore del 2002 e prevede 22 azioni che puntano «alla conservazione» della biodiversità» e a «minimizzare il suo impatto sulle attività dell’uomo».
In sostanza, non sono previsti gli abbattimenti controllati che erano previsti nel piano presentato nel 2107 e che avevano provocato le proteste del mondo ambientalista.

Secondo il documento, nelle Alpi italiane sono attualmente presenti circa 290 lupi, contro i 130 stimati nel 2015.

Soddisfazione è stata espressa da Legambiente, la quale auspica «che il documento giunga in tempi rapidi all’approvazione e che si stanzino le risorse necessarie alla messa in atto delle soluzioni di prevenzione».

Coldiretti sottolinea che «Serve la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio».

«Senza i pascoli – sostiene la Coldiretti – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città. Ci aspettiamo un impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno pubblico a sistemi di difesa appropriati e un rapido ed adeguato rimborso dei danni, senza se e senza ma».