Proseguendo nella sua politica di minacce economiche al mondo intero, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è presentato in Europa al summit della Nato annunciando che chiunque oserà applicare la web tax, cioè far pagare le tasse anche ai giganti (americani) del web, Amazon, Google, Facebook, si vedrà applicare come ritorsione superdazi fino al 100%.
Poiché la Francia ha già una legge che va in questa direzione è possibile che già da gennaio sia colpita da nuovi dazi sulle sue merci esportate negli Usa per un valore di 2,4 miliardi di dollari.
Se anche l’Italia decidesse che le tasse vanno pagate da tutti, soprattutto da chi fa miliardi di utili, verrebbe quindi con ogni probabilità colpita dalla ritorsione USA.
Dopo i dazi del 25% decisi da Trump in seguito alla vicenda Boeing-Airbus, l’agroalimentare italiano potrebbe quindi subire un nuovo fatale colpo: formaggi e salumi made in Italy subirebbero aumenti di prezzo tali da metterli completamente fuori gioco sul mercato statunitense.
«Dobbiamo combattere perché non si accettano ricatti» ha dichiarato in merito la ministra Teresa Bellanova. «La politica dei dazi è una politica sempre sbagliata e nel frattempo dobbiamo combattere la contraffazione. Per questo serve una campagna di comunicazione per far capire ai cittadini americani che i dazi di Trump rischiano di privarli della qualità dei nostri prodotti».