Oltre 20.000 agricoltori e allevatori – secondo Coldiretti – sono scesi in piazza a Palermo per chiedere interventi immediati contro una siccità devastante, causata dal clima e da anni di incuria, che ha praticamente azzerato i raccolti e minaccia gli animali nelle stalle, rimasti senza acqua né cibo.
Una grande adunata che ha invaso le vie della capitale isolana per riversarsi davanti a Palazzo d’Orleans, sede della Regione Siciliana, che Coldiretti Sicilia indica come prima responsabile della drammatica situazione. Gli effetti della mancanza di pioggia sono stati, infatti, aggravati dall’immobilismo delle istituzioni locali rispetto alla necessità di effettuare gli interventi necessari per garantire la disponibilità di acqua, tra strutture e tubazioni fatiscenti che disperdono anche quella poca presente.
Per salvare quello che resta dell’agricoltura siciliana – sottolinea Coldiretti – occorrono misure immediate per sostenere le aziende colpite dalla siccità e dal conseguente rincaro di tutti i costi di produzione, a partire dal prezzo dei foraggi per dare da mangiare agli animali, ma anche della stessa acqua, con le bollette che hanno raggiunto cifre astronomiche.
Il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, nei giorni scorsi ha annunciato lo stanziamento di 15 milioni di euro per aiutare gli agricoltori, ma la sopravvivenza del settore è legata a una corsa contro il tempo per far arrivare i finanziamenti alle stalle e consentire di acquistare quanto necessario per salvare gli animali.