Il Consorzio per il Canale emiliano-romagnolo (Cer) mette in piena funzione gli impianti di sollevamento riportando a livelli «quasi estivi» le quote di risorsa idrica invasata e trasportata all’interno del canale che da Selvatonica di Bondeno dopo 133 chilometri giunge a Rimini servendo tutto il comparto agricolo di Romagna e parte dell’Emilia orientale.
L’avvio dell’anno si è dimostrato estremamente siccitoso, spiega il Cconsorzio, «e l’assenza perdurante di precipitazioni unita alle anomale alte temperature rispetto alle medie consuete del periodo rischiavano di compromettere le primissime coltivazioni di bietola, le semine di cipolla e le colture a foglia invernali».
Uno scenario «complessivamente critico» che ha spinto il Cer a una «frenetica attività di velocizzazione di tutti i lavori di miglioria e manutenzione sul canale, con turni pressanti e raddoppiati, che hanno consentito il provvidenziale avvio anticipato della pratica di distribuzione irrigua di una decina di giorni».