Nel Consiglio dei ministri riunito venerdì 24 febbraio il ministro per la protezione civile Nello Musumeci ha informato il Governo in merito alla situazione dei bacini idrici italiani, insieme ai ministri Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin, Luca Ciriani e Raffaele Fitto. Il Consiglio dei ministri ha quindi deciso di convocare il prossimo 1° marzo un primo incontro interministeriale presieduto dalla premier Giorgia Meloni, al quale parteciperanno i rappresentanti dei Ministeri dell’ambiente, delle infrastrutture, dell’agricoltura, per gli affari europei e il Pnrr e per la protezione civile.
Il tavolo valuterà le iniziative per varare un piano di interventi a breve scadenza e una programmazione a medio-lunga scadenza, con l’obiettivo di affrontare un’eventuale emergenza idrica correlata alle ridotte precipitazioni.
Il ministro dell’agricoltura Lollobrigida ha specificato che «la cabina di regia servirà ad attivare azioni di emergenza ma anche per trovare tutti gli strumenti in un lavoro osmotico tra i vari ministeri, che permettano di pianificare in termini di breve, medio e lungo periodo azioni per arginare le criticità che ormai emergono, anche rispetto al cambiamento climatico, e che possano evitare anche i drammi come quelli che accadono sempre più spesso, con l’abbandono dei territori in termini di dissesto idrogeologico».
La mancanza di precipitazioni è sempre più l’oggetto degli allarmi lanciati dal mondo agricolo: secondo la Cia «il settore, già sotto di 6 miliardi di euro per la crisi idrica, è destinato a una nuova estate di grande deficit con crolli produttivi del 10% per gli ortaggi e fino al 30%, in alcune zone, per colture importanti come mais e riso».
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolinea che «di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare il piano invasi per contrastare la siccità e aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%. Per la cabina di regia sulla siccità abbiamo pronti, insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati, una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita».