L’Osservatorio sulle crisi idriche riunitosi in seno all’Autorità distrettuale del Fiume Po-Ministero transizione ecologica ha lanciato oggi un allarme siccità: la crisi idrica che interessa il bacino del fiume Po «peggiora ed è grave» e riguarda in particolare il Piemonte e il Delta, «ma tutto il Distretto è in difficoltà».
Si registra fino al 40% di portata in meno nelle sezioni esaminate del Po e fino al 60% in meno negli affluenti. Diversi gli indicatori dell’allerta idrica, in stato avanzato, a causa della perdurante mancanza di neve, pioggia, della grave aridità dei suoli e del progressivo impoverimento delle falde sotterranee.
«A rischio, in assenza di piogge per i prossimi mesi, contemporaneamente ai prelievi idrici a scopo irrigazione, è la copertura dei fabbisogni del bacino padano» afferma l’Autorità distrettuale del Fiume Po.
«Tutti i modelli previsionali – spiega l’Autorità – convergono su una stabilità climatica con scarse piogge e temperature piuttosto elevate, che fanno presagire che la disponibilità d’acqua attuale non potrà colmare i fabbisogni della prima parte dell’estate e potrebbe generare una situazione di forte stress per l’habitat fluviale e di mancanza o calendarizzazione degli approvvigionamenti per l’universo produttivo».