Al fine di incentivare e sviluppare le potenzialità della filiera nazionale foresta-legno, il Governo ha approvato una sostanziale semplificazione delle procedure autorizzative alle quali sono assoggettati gli operatori forestali italiani che intendono eseguire interventi di taglio colturale, forestazione, riforestazione e altre opere di bonifica e conservazione nei boschi e nelle foreste nazionali individuati come beni paesaggistici e assoggettati alla relativa tutela.
È stato infatti soppresso l’obbligo di disporre di una doppia autorizzazione necessaria per i silvicoltori che intendono svolgere le loro ordinarie attività di impresa.
Con la normativa in vigore fino allo scorso 9 ottobre era necessario chiedere l’autorizzazione per il vincolo forestale e idrogeologico, rivolgendosi all’amministrazione responsabile in materia. In aggiunta, in caso di boschi e foreste vincolati, l’operatore era tenuto anche a richiedere l’autorizzazione di compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, formulando l’istanza alla Sovrintendenza di riferimento. Ora invece questo secondo adempimento non è più richiesto.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2023
Cade il vincolo della doppia autorizzazione, più agevole la gestione forestale
di E. Comegna
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