Il Ministero della salute ha pubblicato sul suo sito i risultati del Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti relativo all’anno 2018.
Le rilevazioni vengono effettuate a campione secondo le normative europee su frutta e ortaggi, cereali e farine, olio, vino e prodotti per neonati.
Va detto subito che anche quest’anno i risultati per l’Italia sono molto positivi, i migliori in Europa: a fronte di oltre 12.000 campioni esaminati e di più di 1,8 milioni di analisi i campioni irregolari, cioè con residui superiori ai limiti di legge, sono stati complessivamente lo 0,8% contro lo 0,9 del 2017.
Per quanto riguarda l’ortofrutta la percentuale dei campioni irregolari si ferma all’1,1% contro l’1,3 del 2017: in pratica parliamo di 79 campioni non a norma su 7.156.
Esaminando separatamente le due categorie la frutta fa meglio degli ortaggi (0,8% contro 1,4), mentre le posizioni si invertono se consideriamo i campioni «puliti», cioè privi di qualsiasi residuo: ben il 65,6% degli ortaggi non presenta residui, contro il 38,3% della frutta.
Per quanto riguarda le altre categorie, i cereali fanno registrare solo 8 campioni con residui oltre il consentito su 1.467 (lo 0,5%) mentre ben il 77,1% dei campioni è privo di residui. Da segnalare anche che un solo campione di frumento (italiano) aveva residui, peraltro entro i limiti, di glifosate.
«Percorso netto» invece per vino e olio, che non registrano alcuna irregolarità.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 27/2020
Agrofarmaci: Italia promossa sui residui nel cibo
di A. Andrioli
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