L’Italia, insieme ad altri nove Paesi tra cui Francia, Olanda, Spagna e Polonia, ha votato contro la proposta della Commissione europea del Programma di lavoro annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari.
Il Comitato che rappresenta gli Stati Ue non ha quindi potuto approvare il programma, che per il 2023 vale circa 186 milioni di euro e stabilisce i criteri di selezioni per l’accesso ai fondi Ue per la promozione. Tra questi, requisiti stringenti per alcune categorie di prodotti come carni, vino e alcolici in generale.
Questo ha motivato il voto contrario dei nove Paesi.
Secondo la procedura prevista, la Commissione europea potrà presentare un programma modificato e cercare il via libera degli Stati, oppure andare avanti in autonomia. Ma il segnale inviato dai Paesi è stato chiaro in vista della proposta di riforma del regime di aiuti, che prevede limiti al finanziamento di campagne Ue con carni e alcolici.
Immediato il commento soddisfatto di Alleanza Cooperative Agroalimentare: «Respinto il tentativo maldestro della Commissione di revisionare in modo surrettizio i criteri di valutazione contenuti nel Programma di lavoro annuale della politica di promozione agricola. Con una maggioranza schiacciante, che ha registrato il voto contrario di Italia, Francia e Spagna, è stata respinta una proposta estremamente pericolosa che avrebbe di fatto penalizzato i progetti di promozione per carni, salumi e vino» ha detto il presidente Carlo Piccinini.
«Ora la Commissione dovrà prendere atto della contrarietà espressa – ha aggiunto Piccinici – e riformulare di conseguenza il programma di lavoro, attenendosi in modo stringente a quelli che sono i principi di una sana politica di promozione».