In un lungo e puntuale comunicato il Mipaaf chiarisce perché nessun progetto presentato dalla Sicilia è stato inserito tra quelli finanziati nel primo elenco (vedi notizia).
«Nessuno dei 31 progetti di investimento presentati dai Consorzi ed Enti siciliani – spiega il Ministero – ha intercettato tutti i criteri previsti per la selezione dei Progetti irrigui sul Pnrr. I criteri di ammissibilità per ottenere il finanziamento con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono 23 e riguardano tra gli altri punti il livello di esecutività dell’opera, l’entità del risparmio idrico, la superficie oggetto di intervento, le tecnologie utilizzate e i benefici ambientali prodotti. Per essere ammessi, i progetti dovevano soddisfare tutti i 23 criteri previsti; di conseguenza, se anche un solo criterio non è stato soddisfatto, il progetto non può essere ammesso».
«Alla definizione della lista dei progetti ammissibili – prosegue il Mipaaf – si è giunti attraverso un processo selettivo portato a termine grazie ad un’apposita piattaforma informatica denominata “DANIA” gestita dal Mipaaf attraverso il Crea e che ha coinvolto gli Enti proponenti, le Autorità di Distretto, le Regioni e Province autonome».
«Nella banca dati “DANIA”, alla data di scadenza utile per la presentazione dei progetti su PNRR, erano presenti in totale 61 progetti di Enti irrigui della Regione Siciliana. Per 32 progetti è stata inserita come Fonte di finanziamento “Recovery Plan – Mipaaf”, per uno i termini di inserimento erano errati. Pertanto gli Enti della Regione Siciliana hanno presentato in totale 31 progetti su Pnrr. I rimanenti progetti non sono stati candidati sul Recovery Plan».
«Ricordiamo che tutti i progetti presentati dai Consorzi e gli Enti irrigui delle regioni sono stati valutati su criteri precisi, che sono stati approvati con due decreti ministeriali (dm 30 giugno 2021 e dm 30 luglio 2021), portati per informativa alla Conferenza-Stato Regioni, che ha riunito, in data 23 settembre 2021, l’apposito Tavolo tecnico Pnrr-Mipaaf, che ha preso atto con soddisfazione del lavoro svolto».
«I soggetti proponenti (Consorzi di Bonifica ed Enti Irrigui) infatti come previsto dalla procedura di selezione, hanno inserito i progetti di investimento nella piattaforma informatica e tutte le Regioni, compresa la Sicilia, hanno avuto la facoltà di esprimere una propria valutazione in funzione delle priorità di investimento. Tutti passaggi su cui i Consorzi, gli Enti irrigui e la Regione Siciliana erano perfettamente a conoscenza».
«In aggiunta al Pnrr, il Ministero ha già concordato con le Regioni un ulteriore processo selettivo che si concluderà nel mese di novembre 2021, grazie ai fondi nazionali messi a disposizione dalla legge di stabilità, ammontanti a 440 milioni di euro. In tale contesto – conclude il Mipaaf -potranno trovare spazio ulteriori progettualità, a condizione vengano risolte le criticità che ne hanno impedito il finanziamento con il Pnrr».