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Trapianto, fioritura e invaiatura sono fasi fondamentali che determinato produttività e qualità del pomodoro da industria.
Biolchim offre tre strategie per risolvere le principali problematiche che limitano i raccolti di questa coltura.
Stress da trapianto, come si supera
Con il trasferimento dal vivaio al pieno campo le giovani piantine di pomodoro spesso affrontano condizioni climatiche avverse con un apparato radicale non adeguato, rendendo il trapianto uno shock difficile da superare.
Per ridurre al minimo questo stress, favorendo al contempo la formazione di un apparato radicale sano e vigoroso, Biolchim consiglia l’impiego in fertirrigazione di PHOSTART ZN e BIO ENERGY VEG. Il primo è un formulato liquido a effetto starter; il secondo, un biopromotore della crescita ad azione antistress.
PHOSTART ZN e BIO ENERGY VEG apportano nutrienti indispensabili e sostanze energetiche, promuovendo l’allungamento e la capillarizzazione della radice, velocizzando anche la chiusura interfilare.
Allegagione, soluzioni per la produttività
Perché il raccolto sia costante e di qualità, è necessario che la pianta prepari adeguatamente ogni palco fruttifero. In queste fasi gli stress ambientali possono provocare aborti fiorali e anomalie di sviluppo dei frutti.
Altrettanto importante è prevenire le carenze di calcio, che innescano il marciume apicale. Per scongiurare questi pericoli è possibile intervenire per via fogliare con FOLICIST e NITROCAM nella fase di fioritura di ogni palco fruttifero.
FOLICIST è un biostimolante di origine vegetale, ammesso in agricoltura biologica, con duplice azione: stimola il metabolismo della pianta favorendo fioritura, allegagione e promuove il superamento degli stress ambientali. NITROCAM apporta gli elementi essenziali: calcio, magnesio e molibdeno.
Colore, brix e sostanza secca, come ridurre lo scarto
Le fasi di pre-raccolta sono determinanti per la colorazione delle bacche e l’accumulo di zuccheri nella polpa.
Per ottenere la massima resa, la strategia Biolchim prevede l’impiego fogliare di K-BOMBER 56 e SUNRED.
Il primo riduce gli eccessi vegetativi, predispone il frutto alla colorazione e ne aumenta la sostanza secca.
Il secondo, biopromotore specifico per la colorazione, accelera la degradazione della clorofilla e favorisce l’accumulo dei pigmenti; inoltre, promuove l’accumulo di zuccheri senza alterare la consistenza del frutto.
K-BOMBER 56 si applica circa 30 giorni prima della raccolta e si ripete 1-2 volte a intervallo settimanale. A SUNRED spetta l’azione finale, che si ottiene con un intervento 5-7 giorni prima della raccolta.
Per maggiori informazioni: www.biolchim.com