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Tra le colture strategiche per il sistema agroalimentare italiano il mais ricopre un ruolo di primaria importanza, in particolare in ambito zootecnico, settore nel quale il nostro Paese importa oltre il 50% del proprio fabbisogno.
In un contesto caratterizzato dai cambiamenti climatici e da un quadro normativo fitosanitario in continua evoluzione, l’innovazione tecnologica rappresenta un elemento chiave per sbloccare il potenziale produttivo della coltura.
Corteva Agriscience, a tal riguardo, per la campagna 2025 propone soluzioni innovative nel settore della genetica, in particolar modo degli ibridi da trinciato.
Ibridi da trinciato M³

Partendo dalla genetica per dare risposte concrete alle sfide climatiche e a un mercato sempre più attento al contenuto energetico del prodotto, Pioneer lancia sul mercato del trinciato, dopo 5 anni di sperimentazione, una nuova generazione di ibridi di mais dalle caratteristiche esclusive chiamata M al cubo o M³ (milk, methane e meat – latte, metano e carne) i tre prodotti che si vanno a produrre con l’energia derivante da insilati di mais.
Questi nuovi ibridi (oggi sono disponibili un classe 400 e due classe 600) vanno a concentrare l’energia, e di conseguenza l’amido, per ogni singolo ettaro coltivato; infatti, contengono mediamente l’8% di amido in più rispetto agli ibridi da trinciato convenzionali.
Inoltre la loro taglia, più compatta, permette di avere una stabilità agronomica superiore che meglio si adatta a questo nuovo contesto climatico. Il ciclo, leggermente più precoce, permette di raccogliere il prodotto 7-10 giorni prima dei principali ibridi presenti sul mercato, accorciando in tal modo anche il periodo di esposizione agli eventi atmosferici avversi in campo, risparmiando così sull’ultima irrigazione.
Infine, la possibilità di intensificare la densità di semina fino a 9 piante/m³ aumenta ulteriormente la resa energetica.
L’utilizzo degli ibridi M³ si traduce in vantaggi economici sia in ambito zootecnico sia nella produzione di energia.
Vantaggi nell’impianto di biogas
Ipotizzando di avere due digestori di biogas che utilizzano in un caso una matrice di insilato M³ e nell’altro una matrice di insilato convenzionale, a parità di silomais in razione il biogas che usa ibridi di trinciato M³, più energetico, produrrà 839 m³ di metano per ettaro in più, che convertito in energia prodotta (moltiplicata per un ipotetica tariffa di 0,23 euro/kW), corrisponde a circa 300 euro/ ha di vantaggio economico (vedi tabella 1).

Vantaggi in stalla
Ipotizzando di avere due stalle di vacche da latte con 100 capi in lattazione e di utilizzare in una 25 kg di silomais M³ in razione e nell’altra 25 kg di trinciato da ibridi convenzionali, la stalla che utilizza gli ibridi M³ produrrà 1,5 quintali di latte in più al giorno corrispondenti a 540 quintali all’anno.
Per compensare questo calo produttivo nella stalla che utilizza gli ibridi convenzionali si dovrebbero inserire 0,7 kg di farina per capo al giorno, che in un anno comportano un costo aggiuntivo di 6.500 euro per alimentare la stessa mandria.
Vantaggi in stalla degli ibridi M3. Maggiore energia disponibile per la produzione di latte e risparmio sull’integrazione con farina di mais
Per ulteriori informazioni sugli ibridi M³ e i loro vantaggi, guarda il webinar «Mais in Italia: la nuova evoluzione della coltura»