Il Parlamento europeo riunito in plenaria ha approvato a larghissima maggioranza una importante serie di modifiche alle norme di commercializzazione di alimenti comunemente consumati a colazione, proposte dalla Commissione europea lo scorso aprile, che prevedono l’obbligo di indicare anche sull’etichetta frontale della confezione il Paese di provenienza per il miele e la frutta utilizzata per succhi, confetture, gelatine, marmellate e puree di castagne zuccherate.
Se il miele o la frutta utilizzati provengono da più Paesi, i deputati vogliono che tutti i Paesi di origine siano indicati sull’etichetta in ordine decrescente in base alla proporzione che rappresentano nel prodotto finale. Per limitare le frodi, i deputati vogliono istituire un sistema di tracciabilità lungo la catena di approvvigionamento del miele che consenta di rintracciare l’origine del prodotto. Chiedono inoltre che l’UE crei un laboratorio di riferimento per il miele per migliorare i controlli e individuare le adulterazioni attraverso test sistematici. I deputati propongono inoltre di introdurre l’etichetta «contiene solo zuccheri naturali» per i succhi di frutta.
Per soddisfare la crescente domanda di prodotti a basso contenuto di zucchero, i succhi di frutta i cui zuccheri naturalmente presenti sono stati eliminati, possono essere etichettati come «succo di frutta a tasso ridotto di zuccheri».