Finalmente l’Italia apre la porta al progresso per il miglioramento genetico delle piante: ha avuto infatti il via libera nelle commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente del Senato l’emendamento al dl Siccità che rende possibile la sperimentazione in campo aperto delle Tecniche di evoluzione assistita in agricoltura (Tea).
«L’approvazione di questo emendamento rappresenta una svolta epocale per il mondo agricolo e mi rende orgoglioso, perché oltre all’unanimità il provvedimento ha ottenuto anche le firme dei gruppi di Lega, Italia Viva e Movimento 5 Stelle: segno che stiamo parlando di un’azione seria e necessaria». Questo il commento di Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura e primo firmatario dell’emendamento.
«In questi anni – ha aggiunto De Carlo – sono stati ottenuti straordinari risultati con la sperimentazione in laboratorio, e siamo totalmente ottimisti che la ricerca potrà ancora migliorare con il passaggio alla sperimentazione in campo; in questo modo, potremo ottenere piante più resistenti alla siccità, ai cambiamenti ambientali, agli attacchi dei parassiti. Si tratta realmente di una svolta epocale, un obbiettivo condiviso da tutti e che ha abbattuto le ideologie per favorire il progresso e la ricerca».
L’agricoltura italiana aspettava a vent’anni, da quando Alfonso Pecoraro Scanio prima come ministro dell’agricoltura e poi come ministro dell’ambiente aveva affossato la sperimentazione sulle biotecnologie.
Le reazioni del mondo scientifico e agricolo italiano sono tutte improntate alla soddisfazione. «Per il mondo della ricerca, e per il Crea in particolare, l’approvazione della norma che autorizza la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute mediante le Tea, o Tecniche di evoluzione assistita rappresenta un momento decisivo, perché le attività di ricerca già svolte nei laboratori dei nostri Centri hanno dimostrato risultati straordinari che ora possiamo mettere alla prova in campo» ha detto Carlo Gaudio, presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, «L’approvazione all’unanimità dell’emendamento al decreto legge siccità sulle Tecniche di evoluzione assistita è un grande passo avanti per la ricerca scientifica e per l’agricoltura, che mette fine a un lungo periodo di oscurantismo tecnologico. Tuttavia, senza un inquadramento europeo, le Tea resteranno a livello sperimentale».
Di svolta storica parla anche il presidente della Cia-Agricoltori italiani Cristiano Fini: «una svolta storica per il mondo agricolo italiano, necessaria a sviluppare piante più green e resistenti a cambiamenti climatici e malattie, tutelando al contempo produttività e sostenibilità del settore. Per questo auspichiamo tempi brevi per il percorso attuativo, così da poter mettere le tecniche di miglioramento genetico al servizio del settore e difendere, di più e meglio, le filiere agricole Made in Italy»-
«Consentire lo svolgimento delle attività di ricerca in agricoltura presso siti sperimentali autorizzati, con il fine ultimo di ottenere produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata alla scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità, è una condizione fondamentale per raggiungere la tanto decantata rivoluzione green, puntando con decisione sulla strada di produrre utilizzando minori quantità di carburanti, fertilizzanti e agrofarmaci» ha affermato il presidente della Copagri Tommaso Battista.
Infine il ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato che ora «è necessario investire in queste tecniche senza ideologie o pregiudizi, consapevoli che non stiamo parlando di ogm».