Lo scorso 25 agosto si è riunito il Comitato di coordinamento dell’Organismo Interprofessionale della pera, con lo scopo di fare il punto sulla situazione delle prime raccolte di pere e sui progetti di ricerca in atto.
Fortissima preoccupazione è stata espressa da tutti i partecipanti: il settore arriva da un’annata a dir poco disastrosa con quantitativi drasticamente compromessi, oltre che dall’andamento climatico, dai fenomeni della cimice asiatica e della maculatura bruna. Si stima che non solo l’agricoltore non abbia marginalizzato, ma che i costi di produzione abbiano superato di circa 8.000 euro la plv ad ettaro.
Dopo una stagione del genere era vitale una nuova campagna che potesse dare un po’ di respiro ai produttori e invece, purtroppo, si registra una situazione sempre più preoccupante. La produzione totale molto probabilmente è quella stimata in fase di previsione, ma molte avversità stanno creando problemi qualitativi soprattutto sull’Abate Fetel, tali da indurre a ritenere che il prodotto di buona qualità sarà anche quest’anno molto contenuto.
Il gelo di fine marzo/inizio aprile ha creato grossi problemi qualitativi di cinghiatura e rugginosità e lo sviluppo dei frutti, che fino a qualche mese fa sembrava buono, oggi risulta ostacolato dalle elevate temperature. Ma sono soprattutto i frequenti attacchi fungini – maculatura bruna e calicina – che stanno mettendo a rischio gran parte della produzione, elevandone peraltro i costi di produzione.
Ci sono molti progetti di ricerca in atto, sui quali anche l’OI Pera si è impegnata, che però ancora non stanno dando risposte e soluzioni ai problemi. Alla ricerca serve tempo, questo è noto, ma non c’è più tempo e urgono risposte.
«Ormai da anni – dichiara Gianni Amidei, presidente dell’OI Pera – a fronte di sempre maggiori problemi fitosanitari, dovuti anche ai cambiamenti climatici e a nuovi organismi nocivi, è in atto una diminuzione costante della disponibilità di molecole autorizzate ed efficaci. Senza le necessarie e valide alternative è indispensabile richiedere la deroga all’utilizzo di alcune di queste sostanze e come OI Pera ci impegneremo a presentare le richieste alle Istituzioni preposte, affinché l’iter si svolga nei tempi più rapidi possibili».
Parallelamente è necessario ottenere supporti economici per tutti coloro che in questo importante e criticissimo momento stanno subendo forti danni, snellendo la burocrazia e soprattutto legando la concessione dell’aiuto ad un danno certo e facilmente quantificabile.