«Non posso ancora dire che abbiamo vinto la battaglia contro il Nutriscore. Lo sapremo nel 2022. Però posso dirvi che nemmeno nelle previsioni più ottimistiche di 6-8 mesi fa, avrei pensato oggi di trovarmi con questo sentiment diverso rispetto all’etichettatura fronte-pacco e in particolare alla critica al Nutriscore». Questa la convinzione del ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli espressa durante la sua visita al Cibus di Parma.
Patuanelli ha partecipato al convegno «L’informazione nutrizionale in Europa fra rischi e opportunità» organizzato da Confagricoltura al Salone dell’alimentazione parmense.
«Più spieghiamo il nostro sistema a batterie, più questo viene apprezzato e tanto più viene criticato quel sistema di condizionamento chiamato Nutriscore» ha spiegato il ministro.
«Il Nutriscore è un metodo intelligente di condizionamento del consumatore, non è un sistema di informazione» ha osservato Patuanelli. «E su questo sta il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi, in modo compatto tutti insieme. Questo lavoro ai fianchi di chi pensava già di aver portato a casa un risultato o chi non era ancora convinto, sta dando i primi risultati. La Spagna sta cambiando radicalmente la sua posizione. Ci sono altri Paesi che si stanno avvicinando da un lato al nostro sistema di etichettatura, al Nutrinform battery, e dall’altro alle nostre critiche al Nutriscore» ha concluso il ministro.
«Non è possibile trovare una mediazione sul Nutriscore: la posizione di Federalimentare rimane fortemente contraria e siamo pronti a continuare la battaglia in difesa del Made in Italy che vede tutti gli attori della filiera e le istituzioni dalla stessa parte» ha detto da parte sua il presidente dell’organizzazione Ivano Vacondio.