Intervenendo a una trasmissione radiofonica sul tema della siccità il ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato che «il Governo, è vero, non può far piovere, tutto il resto delle cose che può fare le sta facendo e le ha fatte anche per tempo».
Il riferimento è agli 880 milioni di euro le risorse previste dal Pnrr contro la siccità e per l’ammodernamento delle infrastrutture agricole, cui si aggiungono gli oltre 400 milioni previsti nella legge di bilancio.
«Nel Pnrr – ha spiegato il ministro – abbiamo due misure importanti, una che riguarda il sistema irriguo agricolo, l’altra il potenziamento delle infrastrutture esistenti. Su quest’ultima misura abbiamo anticipato i tempi: entro settembre avremo richiesto e ottenuto documenti rispetto a progetti di rafforzamento, manutenzione potenziamento delle infrastrutture esistenti. Non potevamo inserire infrastrutture nuove con tempi di realizzazione non compatibili con il Pnrr».
«Quando abbiamo aperto il pacchetto 4.0 all’agricoltura l’abbiamo fatto anche per incentivi a fondo perduto e crediti d’imposta per consentire alle imprese di investire su agricoltura precisione, come ad esempio gli impianti a goccia per non disperdere l’acqua. Se oggi le imprese hanno credito imposta sull’acquisto di impianti a goccia – ha concluso Patuanelli – è perchè nel 2019 la legge di bilancio ha previsto questo».
Per quanto riguarda i ristori proposti per gli agricoltori in seguito alla siccità, Patuanelli ha detto che sono «fondamentali e assolutamente necessari. L’unico modo per accompagnare in questa fase gli agricoltori – ha sottolineato – è ristorarli del danno ricevuto. Bisogna individuare intanto il range di danno dopodiché reperire le risorse per risarcire le perdite dei raccolti e la minor resa principalmente rispetto alle colture di mais, soia e riso».