Lupi e orsi ormai non sono più specie in estinzione, se danneggiano il lavoro degli agricoltori di montagna, bisogna intervenire senza ideologismi. Concetti espressi dal ministro per l’agricoltura e la sovranità alimentare e forestale Francesco Lollobrigida a Bolzano a margine dell’incontro con il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e il segretario politico della Svp, Philipp Achammer.
«Noi dobbiamo proteggere le specie in estinzione, ma non incrementare le specie che possono essere dannose per allevatori e produzione nazionali. È evidente che se 30 anni fa alcune specie erano in estinzione, oggi sono sovrabbondanti, quindi bisogna affrontare il problema con pragmatismo e senza ideologia, che hanno reso impossibile attività virtuose come allevamento e agricoltura» ha specificato Lollobrigida, in risposta alle sollecitazione dei giovani agricoltori altoatesini che hanno chiesto al governo di attivarsi con l’Europa per autorizzare anche abbattimenti di singoli esemplari pericolosi.
Non si è fatta attendere la risposta dell’Enpa, Ente nazionale protezione animali: «Siamo allibiti per le parole del ministro Lollobrigida. La sua proposta di abbattere orsi e lupi, particolarmente protetti dalla legge 157/92 e dalle convenzioni internazionali, non solo è contraria alla scienza ma offende il sentire di milioni di italiani che, come noto, sono da sempre contrari alle uccisioni dei grandi carnivori, il patrimonio più prezioso della nostra biodiversità, peraltro in gravissimo declino».