Pagamenti Pac 2023, i conti degli agricoltori non tornano

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Nel 2023 gli agricoltori italiani hanno ricevuto, tra anticipi e saldi, pagamenti della Pac inferiori rispetto al passato. In qualche caso le differenze sono importanti e tali da provocare problemi di carenza di liquidità, soprattutto nelle aziende specializzate che non possono fare affidamento su altre fonti di entrata.
Il quadro non cambia quando si prende in esame la sola componente dello sviluppo rurale. Molti agricoltori lamentano di non aver ricevuto i pagamenti per le domande a valere sul programma 2023-2027, oppure di aver incassato somme inferiori rispetto a quanto atteso.
Ci sono delle situazioni disomogenee, in base alla natura degli interventi. In qualche caso (come per l’integrato e il biologico), i pagamenti sono arrivati, anche se in modo parziale. Per altri interventi invece gli agricoltori di alcune regioni italiane denunciano addirittura zero erogazioni.

Una conferma delle difficoltà riscontrate viene dai dati sull’avanzamento della spesa pubblica disponibili sul sito della Rete rurale nazionale. Dal rapporto mensile aggiornato al 31 dicembre scorso emerge che i fondi trasferiti, a partire dal 16 ottobre fino al termine dell’anno, sono ammontati a 993 milioni di euro (552 milioni di quota di risorse europee).
Lo scorso anno le erogazioni furono di 1,6 miliardi di euro (849 milioni di fondi UE), con una differenza di oltre 600 milioni di euro, corrispondente al 38%.

In questo contesto, si sta correndo ai ripari, creando le condizioni per consentire una più rapida esecuzione dei pagamenti nel 2024, come emerge dalla disposizione contenuta nel decreto Milleproroghe in base alla quale gli anticipi potranno essere corrisposti a favore dei beneficiari, con condizione risolutiva, senza che siano completati i controlli amministrativi in materia di Durc, antimafia e pagamento delle cartelle esattoriali.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 2/2024
Pagamenti Pac 2023 più scarsi del previsto
di E. Comegna
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