Rispondendo in Senato a una interrogazione parlamentare il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe L’Abbate ha fatto il punto sulla situazione dell’etichettatura di origine dei prodotti alimentari nel nostro Paese.
«La pandemia da Covid-19 non ha arrestato il lavoro di tutela dei prodotti agroalimentari made in Italy» detto L’Abbate. «Sono in fase di emanazione, infatti, sia il decreto ministeriale che proroga l’obbligo di indicazione dell’origine per la pasta, il riso e il pomodoro, attualmente in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, sia il decreto sull’origine di latte e formaggi, ora alla firma del Ministro dello Sviluppo economico».
«Infine – ha detto il sottosegretario – è stato di recente inviato a Bruxelles il decreto ministeriale riguardante l’origine delle carni suine trasformate, il cui termine di stand still (in pratica il silenzio-assenso) terminerà il prossimo 2 luglio».
«Si tratta di provvedimenti nazionali che rafforzano il primario dell’Italia e che vedono il Ministero delle politiche agricole adoperarsi attivamente anche sul versante europeo. Tra i punti cardine che la Commissione europea pone nella strategia ‘Farm to Fork’, infatti, vi è anche l’estensione a nuovi prodotti di tale obbligo – ha aggiunto L’Abbate – e la posizione italiana è stata favorevolmente espressa dai ministri Bellanova e Patuanelli in una nota congiunta già trasmessa a Bruxelles».