«L’Italia resta contraria al Nutriscore e a un approccio semplicistico di etichettatura nutrizionale. È un tema fondamentale e complesso e per questo bisogna approfondire la questione in vista di una possibile proposta legislativa della Commissione europea». Lo ha ribadito la ministra Teresa Bellanova nel corso del bilaterale in videocollegamento con il ministro dell’agricoltura spagnolo, Luis Planas.
«Noi tutti – ha aggiunto – vogliamo contribuire a promuovere stili alimentari sani, ma è necessario un ventaglio ampio di azioni e la promozione di conoscenze più approfondite in materia alimentare: non può essere raggiunto apponendo un colore su un prodotto e distinguendo tra buoni e cattivi».
Dunque, un convinto «no» dell’Italia al Nutriscore, stigmatizzato, oltre che dal nostro Paese, da tutte le associazioni europee riunite nel Copa Cogeca.
«Non possiamo pensare che vengano marchiati con il bollino rosso prodotti importanti per le diete tradizionali, come ad esempio, nel nostro caso, l’olio extravergine d’oliva, un pilastro della Dieta mediterranea: i prodotti dop e igp devono essere esclusi dalle future norme UE. È inaccettabile pensare che un grande prodotto dop che porta nel mondo il marchio della qualità europea poi sia classificato con un bollino rosso».
«L’Italia sta adottando un sistema di etichetta a batteria che considera il fabbisogno quotidiano delle sostanze nutritive e fornisce un’informazione più utile al consumatore, che potrà così orientare la sua scelta in base a una dieta o regime alimentare da seguire» ha affermato la ministra.
Bellanova ha quindi incoraggiato il ministro spagnolo a evitare accelerazioni sul Nutriscore, anche alla luce dei dibattiti dei prossimi mesi sotto la presidenza tedesca, augurandosi che «si possa avviare uno stretto coordinamento tecnico a Bruxelles e tra Capitali, per un confronto costante sul punto e per evitare che il negoziato in Consiglio porti verso soluzioni pregiudizievoli per le nostre produzioni».