La direttiva UE sugli ogm (la n. 18 del 2001) dovrebbe essere rivista e aggiornata per «riflettere lo stato attuale delle conoscenze ed evidenze scientifiche». È questo il parere del Sam (Scientific advisory mechanism), l’organismo di consulenza scientifica della Commissione europea, in riferimento alla sentenza della Corte di giustizia UE che lo scorso luglio ha equiparato la procedura di autorizzazione dei prodotti ottenuti con le nuove tecniche di incrocio e selezione genetica per le piante a quella degli ogm.
Si tratta di tecniche affermatesi dopo il 2001, anche molto diverse tra loro, per comodità definite di «editing del genoma». I prodotti realizzati con queste tecniche, secondo il Sam, «sono potenzialmente più sicuri rispetto ai prodotti di mutagenesi casuale».
«Come scienziato – ha dichiarato il commissario UE alla salute Vytenis Andriukaitis – vedo un grande merito nel tenere il passo con le innovazioni, per questo incoraggio una discussione su come noi, in quanto società, vogliamo andare avanti con questioni come l’editing genetico».