Dopo che il vino ha evitato, almeno per ora, il pericolo di essere demonizzato con etichette terrorizzanti modello sigarette, il dibattito in sede europea si sposta su questo prodotto e su quelli a base di carne, che Bruxelles vorrebbe escludere dagli aiuti per la promozione nei Paesi terzi. Solo per il 2022 parliamo di quasi 190 milioni di euro.
«Caro Janusz, il sostegno alla promozione si fa per aiutare la competitività di tutte le aziende e oggi hai ricevuto un messaggio piuttosto chiaro sul fatto che non deve escludere nessun settore». Così il ministro francese Julien Denormandie si è rivolto al commissario europeo all’agricoltura Wojciechowski durante il Consiglio dei ministri agricoli del 21 febbraio.
Il riferimento era al documento firmato da 19 Paesi Ue che fanno muro contro qualsiasi esclusione di settori come carni e vino dagli aiuti Ue alla promozione, ipotesi tra quelle considerate dalla Commissione nella riforma del regime di sostegno alla promozione dei prodotti agricoli, che partirà in estate.
Sulla questione si è espresso anche il ministro Stefano Patuanelli: «Diverse filiere italiane della zootecnia, dalla lattiero-casearia agli allevamenti da carne, rappresentano delle eccellenze nel panorama internazionale. Pensare che sia possibile un percorso di demolizione di queste filiere è un elemento che noi difficilmente potremmo accettare».