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Le ricerche condotte sull’alimentazione degli animali hanno dimostrato che l’obiettivo principale che un allevatore deve porsi è quello di avere a disposizione un trinciato di alta qualità e massima omogeneità.
La variabilità del terreno, le condizioni meteorologiche avverse e le caratteristiche dei diversi ibridi di mais possono però aumentare la disomogeneità del trinciato in campo e limitare il potenziale produttivo e qualitativo del silomais. Per questo il team Syngenta ha messo a punto la tecnologia esclusiva MaxiMaize che rivoluziona il modo di fare trinciato.
Le migliori basi genetiche del mais sono state selezionate per le caratteristiche morfologiche e fisiologiche (altezza pianta, tenuta di verde, epoca di fioritura, vigore di partenza, ecc.) e combinate per ottenere un effetto moltiplicatore in stabilità e produttività in campo.
Gli ibridi presenti nelle tre combinazioni MaxiMaize SY703M, SY714M e SY711M hanno superato le prove di campo, dimostrando di poter migliorare omogeneità e qualità del trinciato, anche in condizioni di estrema variabilità del suolo.
Infine, ciascuna combinazione MaxiMaize viene valutata per più anni nei diversi ambienti, per confermarne la superiorità al variare delle condizioni colturali e climatiche.
Così, mentre un singolo ibrido può essere pesantemente penalizzato da eventi meteorologici estremi, la combinazione in MaxiMaize è in grado di garantire massima stabilità produttiva e qualitativa negli anni e nelle diverse condizioni.
Emergenza: qui si imposta il successo del mais
I maiscoltori sanno bene che già nelle primissime fasi della coltura si imposta il potenziale produttivo e qualitativo del silomais.
Tra l’emergenza e l’inizio della levata vengono impostate tutte le parti della pianta e viene determinato il numero massimo di cariossidi che ogni spiga potrà produrre.
Si devono quindi evitare stress e ritardi di sviluppo che comprometterebbero la resa finale di trinciato.
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Più vigore, uniformità e radici
Gli agricoltori che hanno seminato MaxiMaize in questa campagna hanno già visto nei loro campi la conferma del grande valore tecnologico presente in questi prodotti Syngenta. Da Est a Ovest della Pianura Padana, nelle più diverse condizioni e date di semina, l’emergenza e lo sviluppo di SY703M, SY714M e SY711M è impressionante, con piante sane, vigorose e omogenee.
I ricercatori Syngenta hanno, infatti, selezionato genetiche con elevatissimo vigore di partenza, per poter superare velocemente le fasi critiche iniziali e affrancare la pianta anche nelle condizioni di campo più impegnative.
Anche il lavoro fatto nello stabilimento di produzione mais Syngenta a Casalmorano (CR), utilizzando il nuovissimo impianto di selezione del seme installato lo scorso autunno, ha dato i suoi frutti: nei sacchi MaxiMaize solo seme perfetto e con assoluta omogeneità dei calibri, per spingere germinabilità e uniformità di emergenza al massimo.
Grande protezione e grandi radici
Il team italiano di agronomi ha lavorato per offrire i tre nuovi ibridi MaxiMaize con una concia Syngenta esclusiva e innovativa, frutto della combinazione di ben 5 diverse sostanze attive: Celest Quattro + Vibrance.
Per assicurare la massima protezione dai funghi del terreno si è impiegato Celest Quattro, la formulazione più completa disponibile sul mercato a base di Fludioxonil, Metalaxyl-M,Thiabendazole e Azoxystrobina.
L’ulteriore protezione e spinta di vigore si ottiene aggiungendo anche Vibrance, fungicida a base di Sedaxane, che velocizza e stimola lo sviluppo delle radici, con rapido affrancamento della pianta e un maggior sviluppo dell’apparato radicale (il cosiddetto rooting power).
Già dai primi stadi di sviluppo le combinazioni Maximaize stanno dimostrando agli agricoltori la loro superiorità agronomica, per costruire un sicuro successo produttivo.