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La raccolta dei trinciati in prima semina è ormai conclusa e, in vista della trinciatura dei secondi raccolti, un’analisi preliminare dei risultati ottenuti conferma il grande valore e la straordinaria innovazione della tecnologia MaxiMaize®.
Frutto della ricerca Syngenta e testata per la prima volta nel Nord Europa, questa proposta lanciata in Italia nel 2020 ha permesso di selezionare e combinare le migliori basi genetiche del mais per ottenere un trinciato più omogeneo e produttivo in ogni condizione.
Gli agricoltori che hanno potuto testare una delle tre combinazioni proposte (SY703M, SY714M e SY711M) hanno confermato, direttamente dalle trince, che questi prodotti permettono realmente di produrre più trinciato, con più energia, di altissima qualità.
L’entusiasmo tra gli addetti ai lavori è stato notevole fin dalla primavera, quando la qualità del seme ha garantito un eccellente vigore di partenza, emergenze uniformi, piante con apparato radicale profondo ed espanso e grande fogliosità.
Durante l’estate le impollinazioni pressoché perfette hanno portato a spighe ricche di granella e ben fecondate, accompagnate da una tenuta del verde prolungata e un’ottima sanità di pianta.
Rese superiori del 10% e amido del 5%
Non c’è da stupirsi, quindi, se con queste premesse i numeri alla raccolta raccontano di produzioni verdi superiori di circa il 10% rispetto agli ibridi convenzionali, con un contenuto in amido superiore del 5%.
Il valore innovativo della tecnologia MaxiMaize® sta proprio nella possibilità di combinare genotipi diversi e complementari tra loro: i mais presenti in questi prodotti sono stati appositamente selezionati perché, crescendo insieme, garantiscono una migliore e più prolungata impollinazione, la massima copertura fogliare sia sopra sia sotto spiga, una tenuta di verde eccezionale, una migliore tolleranza ai patogeni e agli insetti.
Trinciato più produttivo e più ricco in amido
Questo alla raccolta si traduce in piante più fogliose, più verdi, più sane e con più granella.
Tra gli oltre 430 agricoltori che hanno già raccolto i prodotti MaxiMaize®, la soddisfazione per i risultati ottenuti è evidente.
Con SY703M, SY714M e SY711M le rese produttive si sono dimostrate ben superiori alle attese e ai riferimenti medi aziendali.
Soprattutto nelle situazioni di maggior variabilità di terreno, quello che ha colpito è stata la possibilità di stabilizzare le rese che, nei confronti fianco a fianco con gli ibridi di riferimento, sono risultate mediamente superiori di circa il 10%.
Risultati dei confronti tra MaxiMaize e ibridi convenzionali
Non solo. Proprio grazie al grande apporto di granella nella massa verde trinciata, le analisi dei prodotti MaxiMaize® hanno evidenziato un maggior contenuto di amido che, nei numerosi confronti a pieno campo, si è attestato in media sul 5%, pari a un vantaggio economico di circa 150 euro/ha sia per chi userà il trinciato per l’alimentazione in stalla sia per chi lo trasformerà in energia nell’impianto biogas.
Un trinciato più omogeneo
Per validare ulteriormente i risultati dei confronti a pieno campo, i tecnici Syngenta hanno fatto ricorso al nuovo servizio SmartFeeding®, un sistema di agricoltura digitale che combina la tecnologia di analisi NIRS direttamente sulle trince con le immagini satellitari.
Con questi strumenti sono state seguite 60 aziende agricole in tutta Italia nelle quali alla raccolta sono stati registrati direttamente sulle trince i dati produttivi e qualitativi.
Mano a mano che i cantieri di raccolta procedevano, per ogni metro quadro dei vari campi, è stato possibile registrare i valori di resa verde, sostanza secca, amido, NDF e tutti i principali parametri qualitativi dei trinciati.
L’analisi di questo enorme e preziosissimo flusso di dati ha permesso di realizzare le mappe di qualità che mostrano la variabilità del trinciato nei diversi punti dei campi, variabilità che poi determinerà il profilo qualitativo delle trincee. Questo monitoraggio della qualità di ogni singolo rimorchio ha permesso agli allevatori di sapere non solo il peso verde o la sostanza secca raccolta, ma anche i quintali di amido, fibra digeribile e proteine presenti in trincea.
A oggi, dopo aver monitorato più di 10.000 ha di trinciati, i prodotti MaxiMaize® hanno dimostrato una enorme omogeneità del trinciato. In media i valori di sostanza secca hanno evidenziato una variabilità all’interno del campo di 3-4 punti percentuali, a fronte degli oltre 10 punti con gli ibridi tradizionali.
Anche il contenuto di amido ha mostrato valori tra il 31 e il 36%, in media 1 o 2 punti superiori rispetto ai singoli ibridi a confronto.
Risultati qualitativi di MaxiMaize a confronto con ibridi convenzionali
Contenuto in amido di MaxiMaize a confronto con gli ibridi convenzionali
Tecnologia innovativa per l’agricoltura del futuro
MaxiMaize® è una tecnologia che apre a un nuovo modo di fare trinciato: una proposta che integra genetica, agronomia e tecnologie innovative per rispondere alle esigenze degli allevatori.
Con questa linea di mais è possibile produrre in campo un trinciato di alta qualità e omogeneo, dall’inizio alla fine del campo e della trincea, limitando gli aggiustamenti continui della razione.
È un valore enorme e una grande rivoluzione per tutti gli allevatori, che ogni giorno potranno caricare il carro miscelatore con la sicurezza di soddisfare nel modo adeguato le esigenze nutrizionali dei propri animali.