Le temperature in picchiata, la pioggia incessante e in molte zone pure la grandine stanno trasformando questa primavera «novembrina» in un disastro per l’agricoltura, dal Nord al Sud dell’Italia.
La pioggia senza tregua – rileva Codiretti – ha compromesso le tradizionali semine primaverili di mais, soia, leguminose e patate, ma anche i trapianti di pomodoro e melone.
E nei campi allagati è impossibile entrare per effettuare le necessarie operazioni colturali mentre dove si è già seminato i germogli e le piantine soffocano per la troppa acqua (nella foto Coldiretti un campo di mais allagato in Veneto).
Ma non va meglio per le orticole e la frutta. Se in Veneto e in altre zone i campi di insalata sono sott’acqua, la produzione di ciliege e albicocche rischia di esse compromessa sia come quantità, sia come qualità.
Da non sottovalutare, poi, i problemi per la produzione di miele: il maltempo ha compromesso molte fioriture e le api, complice anche il freddo e la pioggia, non hanno potuto bottinare. Al momento la produzione risulta pressoché azzerata, anche perché il poco miele nei favi serve alla sopravvivenza degli insetti.