Nonostante una lieve ripresa delle superfici seminate a mais da granella nel 2019, le importazioni di questa materia I, fondamentale per l’agroalimentare “Made in Italy”, sono ormai pari alla produzione nazionale. È ancora possibile, però, fare reddito con il mais a patto di curarne l’agrotecnica, a partire dall’apporto idrico e nutritivo al terreno passando per la scelta degli ibridi da seminare, che devono avere la produttività come caratteristica principale.
Progetto «Mais 3.0 Redditività da granella» in collaborazione con KWS Italia