È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle politiche agricole del 20 aprile 2021 relativo alle «Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile in agricoltura».
Si tratta del cosiddetto regime di subentro, che è attuato da Ismea attraverso procedure a sportello, tramite un portale denominato «Più impresa».
Tale intervento di sostegno è in funzione in Italia da oltre vent’anni, ma nel 2020, a seguito dell’emergenza Covid, ha subìto delle modifiche con il cosiddetto decreto Semplificazioni. La novità principale è stata quella di riconoscere sull’intero territorio nazionale la possibilità di concedere un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile, oltre al mutuo agevolato a tasso zero per un importo che copre fino al 60% della spesa considerata ammissibile.
Beneficiari dell’intervento sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o già attivi in agricoltura da almeno 2 anni e vogliono migliorare la competitività della loro impresa. Sono ammessi sia beneficiari in forma singola sia organizzati in società.
Il sostegno riconosciuto nell’ambito del regime «Più impresa» va a finanziare progetti di sviluppo e ammodernamento delle aziende agricole, con investimenti nella fase della produzione primaria, nella trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti agricoli, compresi quelli per la diversificazione del reddito.
I giovani agricoltori localizzati nelle regioni meno sviluppate (Sud e Isole) ottengono un’aliquota di sostegno che può arrivare al 50%. Negli altri casi il massimale di aiuto si ferma al 40%.
Le agevolazioni concesse nel settore della produzione agricola primaria non possono superare l’importo di 500.000 euro per impresa e per progetto di investimento.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 22/2021
Via all’attuazione del «nuovo» regime di subentro Ismea
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