Se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri: il 2019 dell’agricoltura italiana è cominciato con le manifestazioni in piazza degli olivicoltori: Coldiretti a Roma, i Gilet arancioni, cioè tutti gli altri, a Bari.
Uniche, invece, le motivazioni della protesta: il mancato riconoscimento dello stato di calamità per le gelate del 2018, che hanno riguardato in particolare l’olivicoltura ma non solo; l’assenza nella manovra economica delle misure per garantire risorse adeguate al Fondo di solidarietà nazionale, necessarie per far fronte alle calamità; la richiesta di interventi tempestivi contro la xylella.
Come purtroppo accade spesso, nel mondo politico è cominciato il rimpallo delle responsabilità, nel caso specifico tra Regione Puglia e Ministero.
Il ministro Gian Marco Centinaio ha incontrato sia i rappresentanti di Coldiretti sia quelli di tutte le altre organizzazioni, i Gilet arancioni, e ha assicurato che chiederà di «inserire il provvedimento sulle gelate degli ulivi in Puglia nel prossimo decreto semplificazioni».
Inoltre ha aggiunto che «lavoreremo e cercheremo di collaborare insieme ai colleghi ministri e a tutto il Governo per cercare di inserire più fondi al Fondo di solidarietà nazionale. Sappiamo benissimo che le risorse sono limitate e di conseguenza l’obiettivo è di dare ristoro e cercare di aiutare il più possibile».