Con il ritrovamento accertato di una carcassa di cinghiale infetta a Bagnaria (Pavia), zona tra l’altro del salame Varzi dop, è drammaticamente a rischio la regione con la maggiore produzione di derivati da carne suina d’Italia e tra le principali al mondo. Cia-Agricoltori Italiani lancia l’allarme e chiede al commissario straordinario per la Psa, Vincenzo Caputo, immediate azioni risolutive per evitare una catastrofe.
«La situazione è gravissima – fa sapere il presidente di Cia Lombardia, Paolo Maccazzola-. Serve arginare questa piaga, prima che si arrivi al blocco della circolazione dei prodotti di derivazione suina. Non possiamo lasciare in mano ai cacciatori e alle guardie forestali tutta la responsabilità del contenimento, sono necessari abbattimenti fatti in maniera mirata e soprattutto in tempi rapidi. La Regione – aggiunge Maccazzola – si era già mossa per contenere il fenomeno, ma ora vanno intensificati i controlli e gli abbattimenti nella zona colpita».
«A questo punto, con l’estate inoltrata, già noto elemento di criticità sul fronte della Psa, chiediamo che venga attivato l’esercito – interviene il responsabile nazionale Cia per la fauna selvatica, Gabriele Carenini-. Bisogna ridurre drasticamente il numero dei cinghiali in circolazione e farlo con personale qualificato. Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare, ma occorre agire adesso».