La legge per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy, entrata in vigore nei giorni scorsi, contiene diversi interventi specifici per l’agricoltura e l’agroalimentare. Il provvedimento può contare su una dotazione finanziaria superiore a un miliardo di euro nel periodo compreso tra il 2023 ed il 2025 e prevede alcune misure immediatamente operative (poche rispetto al totale) e altre che per essere avviate esigono la predisposizione di atti attuativi, con decreti dei rispettivi Ministeri competenti, ivi compreso il Masaf per quanto riguarda gli interventi inerenti al settore agroalimentare.
Di particolare interesse per gli agricoltori è la misura che prevede l’istituzione di un nuovo strumento di sostegno per la concessione di mutui a tasso agevolato a favore di chi acquista una o più imprese. Il regime di aiuto sarà gestito da Ismea, secondo le regole contenute in un decreto Masaf da adottare entro il 26 gennaio prossimo. In particolare, saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione dei mutui, con l’indicazione dell’importo e della durata massima del finanziamento agevolato.
Le altre misure agricole e alimentari della legge riguardano la valorizzazione del pane fresco e della pasta, la protezione internazionale delle igp e delle dop, la tutela delle pratiche agricole e dei paesaggi rurali tradizionali (ad esempio la transumanza), dei distretti e dei prodotti tipici.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 1/2024
Le misure agricole della legge sul made in Italy
di E. Comegna
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