Un sorpasso storico che per la prima volta, quest’anno, ha suggellato il primato del più noto tra gli spumanti italiani non solo in termini di volume ma anche per giro d’affari, a spese del prestigioso Champagne francese, ex numero uno per fatturato, nonostante il divario di prezzo tra i due «brand» resti molto elevato.
I dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, elaborati a partire dalle rilevazioni di SipSource, rivelano che il Prosecco, nella fotografia da inizio anno ad agosto, ha conquistato il 28% del mercato a stelle e strisce degli sparkling wines, contro il 26% dello Champagne.
SipSource è una piattaforma di analisi dati gestita dalla Wine & spirits wholesalers of America (Wswa) che utilizza dati di «depletion», ovvero le vendite effettive realizzate dai distributori ai dettaglianti (il sistema americano dei tre livelli mantiene distinti i ruoli di produttori, grossisti e retailer), permettendo di monitorare con precisione l’andamento del mercato.
Il Prosecco traina il comparto spumanti
Da rilevare che l’effetto Prosecco negli USA ha impresso una spinta a favore di tutto il segmento spumanti made in Italy che, nello scambio di ruoli con le bollicine francesi, ha raggiunto una quota di mercato del 35%, contro il 31% dei transalpini e il 28% degli sparkling americani.
Tra gennaio e agosto la spumantistica italiana è stata l’unica a incrementare le vendite (+1,5% contro una media di segmento del –13%), trainata anche dal successo crescente dei cocktail. E anche nel testa a testa Prosecco-Champagne, spiegano gli analisti dell’Uiv, quest’anno i numeri sono più eloquenti che mai: +2,2% nei primi otto mesi 2024 per le bollicine più famose d’Italia, –15,3% per il simbolo luxury francese.
Con l’evento Vinitaly.USA, organizzato a Chicago, l’Italia punta adesso a consolidare la posizione sul primo gradino del podio, mettendo in campo oltre 230 aziende e più di 1.650 etichette di vini e bollicine. Un parterre strategico, dove buyer e produttori si incontrano sul primo mercato per valore delle esportazioni di vini e spumanti italiani.
Lo scorso anno l’intero aggregato delle bollicine tricolore ha raggiunto un record di 936 milioni di bottiglie commercializzate in tutto il mondo.
Negli ultimi dieci anni le esportazioni di spumante italiano sono quasi triplicate, ma negli USA è andata anche meglio con il 351% di crescita che ha spinto gli incassi a ridosso del mezzo miliardo di euro nel dato di chiusura del 2023.