Non si ferma l’ondata di maltempo in Italia e nelle campagne crescono danni e disagi: terreni, magazzini e attrezzature sono finite sotto acqua e fango, mentre smottamenti e frane continuano a causare pesanti difficoltà alla circolazione nelle strade rurali totalmente allagate.
Ora c’è il rischio asfissia e marciume per le coltivazioni sommerse dall’acqua, in particolare i cereali, con effetti negativi registrati anche su vigneti, frutteti e allevamenti.
Lo afferma Cia-Agricoltori Italiani, dopo un primo monitoraggio della situazione, spiegando che si contano già milioni di danni per l’agricoltura.
Situazioni critiche soprattutto in Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel Bellunese, al di sopra di 1.500 metri, sono caduti più di 1,5 metri di neve, creando molte difficoltà per l’approvvigionamento delle materie prime per l’alimentazione dei bovini. Il blocco della corrente elettrica provoca molte difficoltà per l’attività agricola come la mungitura ecc.
Situazione diversa nei territori pedemontani, dove le grandi precipitazioni hanno causato gravi smottamenti, compromettendo l’asseto idrogeologico del territorio. Da una prima stima, solo per il comparto agricolo regionale il danno supera i 20 milioni di euro.
Problemi enormi al settore anche in Emilia-Romagna, nel Modenese, dove ha rotto un argine il fiume Panaro.
Perdite già evidenti sui seminativi, in particolare grano ed erba medica per il Parmigiano Reggiano, ancora da calcolare sui frutteti in riposo colturale, oltre a danni consistenti alle abitazioni rurali e ai macchinari. Condizioni difficili, ma in misura minore, in Liguria e Piemonte, Toscana, Campania, Basilicata e Sicilia nel Messinese.