Grano tenero 2020: produzioni stabili ma prezzi fluttuanti

Durante il lockdown il mercato italiano ha assistito a un’impennata degli acquisti dei beni di prima necessità, tra cui le farine per la panificazione domestica. Le farine di frumento tenero hanno pertanto registrato un aumento dei volumi di vendita (+64%) e del valore di prodotto (+84%). Ciononostante, questo exploit eccezionale ha avuto un impatto marginale sul comparto, in ragione del basso peso (soprattutto in valore) sulle vendite totali dei derivati del frumento tenero che, a detta degli operatori dell’industria molitoria, ritengono del tutto remota la possibilità di recuperare le perdite subite.

A pesare maggiormente sulla contrazione delle vendite di farine da frumento tenero nel 2020 sono stati il settore della panificazione e dell’Ho.re.ca. (specialmente pizzerie e pasticcerie). La distribuzione per canali di vendita prevede, infatti, una ripartizione in quota 30% presso Ho.re.ca. e del restante 70% alla GDO insieme ai canali tradizionali.

La destinazione delle farine di fumento tenero è principalmente indirizzata alla produzione di pane (55%), oltre alla produzione industriale dei sostituti del pane (5%), ai prodotti da forni (18%), alle farine destinate alle pizzerie (10%), alle farine per usi domestici (5%) e alle esportazioni (5%) – (dati Italmopa).

Ricordiamo che la filiera del frumento tenero è destinata alla produzione del pane (principalmente artigianale e orientata verso la domanda interna) e dei prodotti da forno (rivolti parallelamente ai consumi interni e ai mercati esteri).

La produzione italiana di pane e prodotti da forno è obbligatoriamente supportata da granella importata dall’estero. In media, i volumi di grano tenero straniero ammontano al 60-65% del fabbisogno delle imprese di trasformazione.

Nel 2019 i raccolti di frumento tenero a livello mondiale sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2018, raggiungendo quota 729 milioni di tonnellate. In Europa, le migliori performace sono state registrate in Francia (+15%) e in Germania (+13,3%), Paesi che insieme esprimono il 40% dei raccolti comunitari. L’Italia offre una quota irrisoria pari a 2,7 milioni di tonnellate nel 2019, in flessione del 2% rispetto al 2018.

Nel 2020, l’International Grains Council ha previsto che la produzione mondiale di frumento tenero sarà stabilizzata su 729 milioni di tonnellate su base annua (dato provvisorio), segnalando una contrazione dei raccolti nell’Ue dovuta alla flessione della Francia (-20% rispetto al 2019) e della Germania (-4,7%). Parallelamente, in Italia la produzione rimane stabile a 2,7 milioni di tonnellate.

Il primo semestre 2020 ha sottolineato ulteriormente l’andamento (già) decrescente degli acquisti domestici del pane sfuso artigianale preso la GDO (decremento del 20%), a fronte di un aumento (11%) della vendita diretta nei negozi di prossimità.

Osservando invece i prodotti della prima colazione (biscotteria soprattutto) e i sostitutivi del pane (crackers, grissini, granetti, pan carrè e così via) il trend è positivo sia in valore che in volume di acquisto. Durante la prima parte del 2020 la dinamicità degli acquisti ha attestato +5,7% in volume e +6,9% in valore per i prodotti da colazione, nonché +8,5% in volume e +7,1% in valore per i sostitutivi del pane.

I fondamentali che guidano il mercato sono regolati da variabili estremamente incerte e fortemente influenzate dagli andamenti internazionali. Le variazioni di prezzo che si registrano per il frumento tenero sono da attribuire al disequilibrio tra offerta e domanda. Anche il mercato nazionale di frumento tenero, come immediata conseguenza delle consistenti importazioni, è influenzato dall’andamento mondiale dei prezzi della granella. Nella campagna 2019/2020 il prezzo del frumento tenero fino ha raggiunto in media 195,93 euro/t a Bologna (-8,5% rispetto all’annata precedente) e 197,27 euro/t a Milano (-7,8% rispetto all’annata precedente).  A luglio 2020, mese d’inizio della campagna di commercializzazione 2020/2021, il mercato nazionale ha fatto intravedere un andamento flessivo dei prezzi, registrando 186,10 e 190,00 euro/t rispettivamente delle Borse Merci di Bologna e Milano.

Ilenia Cescon