Durante l’esame del decreto Cura Italia al Senato è stato approvato un emendamento che estende alle imprese agricole la possibilità di avvalersi in maniera diretta degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie Imprese, comprendendo ovviamente i benefici previsti dalle ultime disposizioni normative.
«Un risultato importante che risponde alle esigenze e alle richieste del mondo agricolo, soprattutto in questo periodo d’emergenza» dichiara il aottosegretario alle politiche agricole, Giuseppe L’Abbate.
Attualmente, il comparto primario può accedere solo attraverso i Confidi agricoli che, però, di fatto non esistono a livello nazionale, e quelli esistenti riescono a far erogare finanziamenti in poche province per importi di entità modestissima.
«Come già verificatosi per l’agroalimentare, con 1 miliardo di euro concesso nel solo 2019, il Fondo di garanzia – spiega L’Abbate – sarebbe in grado di concedere agevolmente erogazioni di prestiti di liquidità, ripianamento passività e investimenti in grado di sostenere e rilanciare il settore agricolo, anche in previsione della cosiddetta Fase 2. Risulterà determinante, infatti, mettere gli istituti finanziari nelle condizioni di poter sostenere in maniera agile e immediata anche il comparto agricolo».
«Sarà determinante, pertanto, procedere rapidamente dopo la definitiva conversione in legge del Cura Italia alla Camera dove auspichiamo che la norma venga confermata».
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 15/2020
Aiuti alle imprese, ecco le misure varate e quelle in arrivo
di E. Comegna
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