Fiere addio, anche Vinitaly rimandato a giugno

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Dopo qualche giorno di incertezza, anche Veronafiere ha dovuto purtroppo prendere atto degli enormi problemi creati dall’epidemia di coronavirus: per questo Vinitaly, la più grande fiera mondiale del vino, è stata spostata di due mesi, da aprile (era prevista del 19 al 22) al 14 -17 giugno.

Il rinvio della manifestazione veronese è solo l’ultimo tassello di un quadro desolante: dai convegni alle sagre, dalle fiere locali a quelle internazionali è tutto un susseguirsi di «annullata» o «rimandata». Non solo in Italia, ma in tutta Europa.

Nel nostro Paese hanno subito rinvii o annullamenti quasi tutte le manifestazioni nelle tre regioni più colpite, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna: da Seminat a Piacenza a Biogas Italy a Milano, da Vicenzagri alla «nostra» Fiera di Vita in Campagna in programma a fine marzo a Montichiari.

Ma sono saltati, o son stati rimandati anche gli Incontri fitoiatrici a Torino, Enoliexpo a Bari, Agriumbria a Bastia, in provincia di Perugia e anche il Festival del potatore in Toscana.

Ma non è che all’estero vada molto meglio: a Parigi sono stati annullati il Salone del libro e quello del turismo, mentre il Sia, Salone dell’agricoltura, è iniziato ma è stato interrotto dopo tre giorni. In Svizzera cancellato il Salone dell’auto di Ginevra e in Germania è saltato il Prowein. Tutti eventi che richiamano centinaia di migliaia di visitatori.