Con la presentazione ufficiale del decreto di attuazione la Germania ha ufficialmente adottato il sistema di etichettatura francese Nutriscore. Lo fa sapere Federalimentare, nel riaffermare la delusione dei produttori italiani per una scelta che appare affrettata e non particolarmente consona alle tradizioni alimentari tedesche.
«Il decreto varato dal governo di Berlino fa riferimento al Nutriscore secondo le linee previste dal possessore del copyright, e cioè un’agenzia dipendente dal Ministero della Salute francese» afferma il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, e questo significa che «il ventilato tentativo di modificare l’algoritmo per adeguarlo alle linee guida nazionali è risultato legalmente impossibile».
Come rappresentanti dell’industria alimentare italiana, Vacondio ribadisce «la ferma opposizione al Nutriscore, sistema fuorviante e ingannevole che non favorisce la salute dei consumatori», invitando i decisori politici italiani, anche alla luce di quanto accaduto in Germania, «a respingere senza tentennamenti ogni ipotesi di compromesso tesa ad accettare il Nutriscore in cambio di fumose promesse di modifica dell’algoritmo, legalmente irrealizzabili e comunque non sufficienti a garantire il Made in Italy dalle conseguenze negative del sistema francese».
Vacondio, infine, si dice infine certo che «l’Italia non delegherà mai a un ente straniero la facoltà di certificare la salubrità o l’insalubrità dei propri prodotti per mezzo di un algoritmo che non tiene neanche conto delle specificità di ogni popolazione in termini di abitudini alimentari e di linee guida nutrizionali nazionali».