Una delle grandi novità dell’edizione 2018 di Eima è stata Eima Digital, un salone specificamente dedicato all’elettronica avanzata che ha riunito in un unico padiglione sistemi di guida satellitare, apparati GPS, computer di bordo, sistemi ISOBus, centraline meteo, droni, sensori e software di ultima generazione.
Tuttavia le nuove tecnologie intelligenti per l’agricoltura 4.0 erano ampiamente presenti anche negli stand dei principali costruttori di trattori e macchine agricole a testimoniare come la moderna agricoltura stia cercando di affrontare le sfide di aumentare le rese in modo sempre più sostenibile.
Andando nel dettaglio è stata ribadita la necessità di avere a bordo macchina dei sistemi per la guida automatica per ottimizzare le passate e rendere efficiente ogni operazione in campo. Sono stati proposti sistemi che mettono in comunicazione la trattrice con l’attrezzatura posteriore attraverso il linguaggio di comunicazione ISOBus anche su macchine per vigneto e frutteto, questo per eseguire lavorazioni a rateo variabile e chiusura delle sezioni con un unico display.
Alcuni costruttori di attrezzature hanno mostrato come sia possibile gestire le operazioni di diserbo meccanico attraverso l’uso di telecamere intelligenti che riconoscono la fila della coltura principale e vanno a lavorare solo l’interfila; hanno mostrato inoltre come sia possibile gestire in maniera sostenibile la distribuzione di prodotti fitosanitari in funzione dello sviluppo della vegetazione al fine di regolare la dose di distribuzione sulla reale necessità.
In ambito di risparmio ed efficientamento dell’uso dell’acqua sono stati presentati molteplici sensori e applicativi in grado di conoscere l’andamento meteo, il contenuto idrico del terreno, memorizzare i dati e gestire impianti di irrigazione a goccia o pivot con smartphone o tablet.
Infine si sono visti molteplici modelli di velivoli a pilotaggio remoto, i cosiddetti droni, che grazie a opportune camere multispettrali, termiche o a sistemi di distribuzione di prodotti permetteranno di operare anche in ambienti difficili da raggiungere o di effettuare applicazioni a rateo variabile.
Articolo di D. Misturini pubblicato su MAD – Macchine Agricole Domani n. 12/2018 a pag. 18