Diserbo del mais: semplificarlo da oggi è possibile

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Paolo Avanzini - BayerIntervista a Paolo Avanzini,
agricoltore.

Paolo Avanzini conduce un’azienda di famiglia di 140 ettari in provincia di Cremona, coltivati a mais. Un cereale che deve essere particolarmente seguito nelle prime fasi della crescita.
La composizione del terreno è determinante nelle scelte agronomiche, al fine di gestire al meglio il raccolto. Il meteo, poi, aggiunge incertezza alla coltivazione: l’abbondanza delle precipitazioni, infatti, può mettere in seria difficoltà l’agricoltore, che ha necessità di trovare soluzioni per il diserbo “flessibili” da utilizzare sia in pre che post emergenza precoce. Per il diserbo Paolo utilizza Adengo Xtra ed è coadiuvato dall’aiuto agronomico dei tecnici Bayer.

Si ritiene soddisfatto dei risultati ottenuti con l’impiego di Adengo Xtra?

Grazie ai prodotti consigliati dai tecnici Bayer e in linea con le esigenze del nostro terreno, siamo riusciti a salvaguardare la produzione 2018 di mais. Le abbondanti piogge e l’umidità, infatti, avrebbero favorito la crescita di infestanti graminacee e dicotiledoni e temevamo che la coltivazione ne avrebbe risentito pesantemente, con una compromissione del raccolto. Invece non è stato così. Siamo riusciti a ottenere ottimi risultati nonostante un’annata dalle condizioni meteorologiche precarie.

Cosa avete riscontrato durante l’utilizzo del prodotto?

Ho avuto modo di provarlo in extremis, sul secondo raccolto. E ho subito notato, oltre all’efficacia, il risparmio di tempo, spazio e fatica. Meno ingombro in magazzino, meno tempo nella preparazione della miscela e meno tempo nello smaltimento dei vuoti. Con circa 4 litri e mezzo di Adengo Xtra sono riuscito a diserbare 10 ettari di coltivazione, quantitativo dieci volte inferiore rispetto ai principali prodotti in commercio.
Il lavoro dell’agricoltore è complesso e richiede grande impegno. Per questo è indispensabile poter contare su prodotti sicuri e personale specializzato in grado di supportare le decisioni quotidiane che siamo chiamati a prendere.