«Sorprende come la Commissione europea non prenda minimamente in considerazione la posizione approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento Ue che, nella risoluzione sulla lotta contro il cancro del febbraio scorso, ha categoricamente escluso l’introduzione di sistemi di etichettatura sanitari, come quelli presenti sui pacchetti di sigarette». Così Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, commenta il via libera dell’Esecutivo Ue, arrivato con un silenzio assenso al termine del periodo di moratoria di sei mesi previsto dalla normativa, alla richiesta da parte dell’Irlanda di introdurre a livello nazionale l’obbligo di inserire alert sanitari, quali «l’alcol uccide», sull’etichetta delle bevande alcoliche.
Per l’eurodeputato italiano «ancora una volta ci troviamo di fronte al tentativo di alcuni Paesi nord-europei di demonizzare settori che rappresentano un patrimonio della nostra cultura e tradizione enogastronomica, con richieste paradossali che peraltro mettono a serio rischio il funzionamento del mercato unico europeo, con i nostri produttori che si troverebbero a dover rispettare norme di etichettatura differenti da un Paese Ue all’altro».
«Fortunatamente – prosegue De Castro – il via libera non è definitivo: ora l’Irlanda dovrà essere autorizzata anche dalla Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, in quanto questa normativa rappresenta una barriera anche a livello internazionale. Un processo che prevede una durata di circa 60 giorni».
«Se da un lato la Commissione pare abbia scelto di voler condizionare le scelte dei consumatori europei, come Parlamento lavoreremo invece per informarli di più e meglio, con sistemi di etichettatura delle bevande alcoliche più trasparenti, che forniscano informazioni sul consumo moderato e responsabile. Un lavoro già iniziato, con la revisione del regolamento sulle Indicazioni geografiche, che dovrà essere lo strumento per proteggere allo stesso modo tutti i prodotti di qualità europei, a partire dal vino, da questi tentativi di criminalizzazione» evidenzia ancora l’eurodeputato del Pd.